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Lo studio del viso

Noi che lavoriamo per la bellezza, siamo a contatto con stereotipi sempre in cambiamento. Il mondo esterno ci invia continuamente messaggi e immagini che dobbiamo essere in grado di interpretare, perch? ogni viso nasconde dietro di s? almeno altri 2,3,5 immagini di s? stesso. Quindi per il beauty coordinator il compito pi? impegnativo ? quello di saper individuare i punti di forza sui quali concentrare l?intervento estetico, nel rispetto dei tratti strutturali essenziali e dei caratteri della personalit? del paziente.

La moda incide molto sulla tipologia dei trattamenti, e a volte i medici sono influenzati dalla tendenza del momento, alla quale si pu? aderire pi? o meno liberamente, ma bisogna fare molta attenzione, perch? la moda cambia radicalmente almeno ogni 10 anni e il volto umano non ? una tela bianca sulla quale disegnare senza impedimenti: l’aspetto finale sar? sempre la risultante delle fattezze originali “viste attraverso” il trattamento medico estetico eseguito.

Per progettare un ringiovanimento del volto o la correzione di un difetto ? necessaria un’approfondita analisi dei piani del viso e delle proporzioni, utili per capire quanto siano esigue le fisionomie che rientrano in questi canoni. Quando davanti ad un viso ci si chiede se non ci sia qualcosa che non va, spesso si arriva a scoprire che alcune proporzioni classiche non sono rispettate. Non dimentichiamo per? che molte persone hanno un fascino particolare proprio in virt? di una irregolarit? del viso, cio? in contrasto con la “divina proporzione”.

Per chi non lo sapesse, la Divina proporzione (o proporzione aurea) ? il risultato matematico che definisce le dimensioni delle varie parti del volto, e coincide con un numero: 1,6. Il Medical?Beauty Coordinator deve avere la capacit? di capire se esiste questo punto di forza nel volto del paziente, riconoscerlo ed evidenziarlo.

Esistono delle modalit? operative di facile utilizzo, che ci aiutano moltissimo ad evitare trattamenti incongrui, nonch? parametri universali, che fungono da guida. Per esempio si deve sapere che in un viso che rispetta la divina proporzione i due occhi devono avere la stessa larghezza (1), che corrisponde alla distanza tra gli occhi (2) e la larghezza della base del naso. Quanto alla loro posizione in altezza, gli occhi sono a met? rispetto all’altezza complessiva della testa (3). La larghezza della bocca equivale alla distanza tra le iridi (4). La parte superiore del padiglione auricolare ? alla stessa altezza delle sopracciglia (5), mentre il lobo ? pi? o meno all’altezza della punta del naso (6).

1) gli occhi devono avere la stessa larghezza
2) la larghezza degli occhi corrisponde alla distanza fra gli occhi e la larghezza della base del naso
3) gli occhi sono posizionati a met? rispetto all?altezza della testa
4) la larghezza della bocca equivale alla distanza fra le iridi
5) la parte superiore del padiglione auricolare ? pi? o meno all?altezza dell?arco sopracciliare
6) il lobo pi? o meno si trova in corrispondenza della punta del naso

VISOREGOLARE

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